Due parole sulla religione

La religione è un fatto interiore: siamo fra quelli che pensano che mai e poi MAI dovrebbe estendere i suoi domini nel potere temporale. 
Tutte le ideologie sono pericolose, e fra tutte le più pericolose sono quelle che si appellano alla religione. Perciò respingiamo ogni visione retriva, che comprende fra i suoi mezzi la soggezione con argomenti religiosi. 
E beninteso riteniamo anche l' ateismo una visione religiosa, perché lo è a tutti gli effetti: l'allocuzione a-teo (come teo-cratico) marca una precisa presa di posizione religiosa, e come tale è a sua volta religiosa, dunque se trasposta sul piano politico, automaticamente illiberale e autoritaria. Il che è purtroppo confermato dalla storia degli stati atei che già ci sono stati, finiti tutti in feroci abusi e persecuzioni contro la libertà di pensiero. 
La laicità nella tolleranza è la sola strada percorribile; ma perché sia effettiva bisogna creare - ancora una volta - un terreno in cui possa consolidarsi. 
Qualunque sia la religione o la cultura di provenienza, c'è una sola cosa che può accomunare nel bene l'umanità, per consentire il superamento di ogni guerra: ed è il rispetto, quello che nasce dall'empatia per ogni cosa e ogni essere
Se c'è rispetto c'è posto per ogni visione del mondo, religiosa o meno... 
E se riuscissimo in questo forse le religioni classiche, con tutte le loro divisioni, nemmeno esisterebbero più.