mercoledì 29 febbraio 2012

#freerossellaurru

Liberate Rossella: una sola frase, ormai come un sussurro che ovunque vola nel vento.

Vai al sito per la liberazione immediata di Rossella, aperto dai suoi famigliari.

lunedì 20 febbraio 2012

Un appello a tutte le blogger professionali

E chi ci sente a noi? nessuno, noi ci sentiamo solo fra noi, e ci sentono quelli che ci vogliono sentire: quelli che senza nemmeno saperlo ci vengono a cercare, ci leggono perché cascano su quel tema, su quell'altro.. non certo perché siamo opinioniste.. e tanto meno riconosciute da qualcuno, e tantomeno di tendenza... l'unica cosa che si tende, qui, è l'elastico del nostro tempo speso gratis.
Noi siamo le BLOGGER OSCURE: le tantissime che fanno uno straordinario lavoro sulla rete (ma sui giornali hanno pochissima voce), quelle a cui si rivolge una blogger di punta, opinionista riconosciuta. Ma forse.. anche se titola "a tutte le blogger italiane", un dubbio ci viene: forse non era a NOI che pensava davvero, ma solo alle Zanardo, alle Lipperini. alle 27esima Ora.. e basta?
Chissà.. trovo QUI L'APPELLO di Gioia alle Zanardo e alle Lipperini, io il suo lieve bzzbzbzz lo sento sempre, e penso che ha ragione. Chi ha orecchie per intendere intende; e noi fra di noi le abbiamo. E allora, non solo lo vorrei rilanciare ma mi monto anche la testa: lo estendo a tutte le blogger professionali. Penso.. alle Zanardo, alle Lipperini, alla Cosenza, alle 27esima Ora, e alla Terragni in primis: care amiche, voi siete già ascoltate e affermate; voi siete pagate per fare questo lavoro, o in qualche modo ripagate; voi vi battete per le donne e noi guardiamo a voi come le nostre voci. Per favore, non deludeteteci. SOSTENETE QUESTA RETE, è questo il modo di sostenere le più piccole, di "dare voce alle donne". Voi la voce l'avete già, siamo noi che non l'abbiamo. Invece di invocare una "rete fra donne che ancora non esiste", fate spazio a questa, che ormai è nata: come erba che buca l'asfalto è lì, e si vede. Basterebbe un solo post di sostegno,  a questo progetto aperto a tutte, in ognuno dei vostri blog; offrire questo gesto, e accogliere l'invito a portare, anche voi, un piccolo contributo a quel meraviglioso laboratorio.. Questo basterebbe per farla volare, questa rete per tutte. 


Naturalmente..  di essere sentite magari ci speriamo... ma NON ci contiamo.
Si fa così per fare, certe cose non si fanno per il frutto, ma perché è giusto farle.

martedì 14 febbraio 2012

Ferruccio Miraglia: quando una rivoluzione del pensiero diventa realtà

In questi giorni, piano piano, dopo una operosa, lunghissima vita.. se ne è andato il professor Ferruccio Miraglia. Non importa se non avete mai sentito il suo nome.. sappiate solo che voi donne, se siete state accompagnate a partorire affettuosamente e in modo non medicalizzato, di questo siete debitrici a lui. Se vi hanno preparato al parto infondendovi fiducia nella vostra capacità naturale di sostenerlo, dandovi gli strumenti per affrontarlo nel modo più sereno, se avete imparato in gravidanza cos'è il training autogeno.... e se voi uomini avete potuto assistere, confortare la vostra compagna e condividere con lei quel momento irripetibile: tutto questo, lo dovete (lo dobbiamo) anche (soprattutto) a lui. 
Perché pensare a lui mi fa pensare a una "rivoluzione del pensiero" realizzata? perché il suo lavoro, insieme a quello degli altri che con lui difesero il concetto del parto naturale in tutto il mondo, ha sottratto l'evento del parto alla medicalizzazione che negli anni Sessanta tendeva ad alienare la donna, sottoponendola a inutili overdose di farmaci e parti cesarei.
Lui fu il pioniere che introdusse in Italia, inizialmente, il metodo Lamaze e sviluppò successivamente la metodica del RAT training; lui, comprendendo la profonda importanza dell'evento del parto anche sul piano esistenziale, da medico lasciò spazio agli psicologi: tutti ricordano le "sue" psicologhe, che entravano anche in sala parto; fu lui che da Primario all'Ospedale di Vimercate diede avvio alla psicoprofilassi e dal 1972 le diede forma definitiva, a Milano, nel mitico reparto del Buzzi. Qui creò una vera scuola e i suoi allievi di allora continuano ad applicare le sue regole nelle divisioni di maternità che dirigono negli ospedali di Milano, Lecco, Vimercate, Carate Brianza, Prato... E infatti, proprio grazie al suo lavoro, è nata e oggi ancora opera la Società italiana di Psicoprofilassi.
Questa sua bella foto è dell'anno scorso: aveva quasi 99 anni e ancora lavorava.
E, ora che se ne è andato, lo voglio ricordare con tutto l'affetto che merita da noi donne. Ma attenzione: la rivoluzione del pensiero va fatta ogni giorno.. lo sapete che è in vertiginoso aumento il ricorso al parto cesareo? eppure il parto cela in sè l'esperienza esistenziale che vi può cambiare nell'intimo anche attraverso l'accettazione del suo traumatico travaglio: visto non certo nell'aspetto punitivo! ma iniziatico.  
...A tutte le donne dico: DIFFIDATE da chi vi magnifica le promesse velenose di parti "indolori" a suon di farmaci, di presunti pregi del cesareo e perfino.. infine..di pillole che vi faranno "vivere meglio" facendovi sparire le mestruazioni



Questo è l'ultimo libro che il prof. Miraglia ci ha lasciato.. e QUI ne trovate un'anteprima in digitale.

venerdì 3 febbraio 2012

Nasce la RETE DELLE RETI FEMMINILI

Silenzio. Il web sta partorendo.
Dopo una lunga gestazione, che tramava nel buio come carne e sangue che si addensano non visti, sta venendo alla luce una creatura che era nell’ “aria” da tempo.. ve ne siete accorti?
Una creatura messa al mondo dallo sforzo congiunto del pensiero femminile, ma non solo: anche dall’aiuto degli uomini solidali con il genere femminile, e in grado di stare al fianco delle donne perché capaci di collaborare con loro senza sentirsi minacciati né sminuiti… 
il bambino, che si chiamerà la RETE DELLE RETI FEMMINILI, sta mandando DA QUI i suoi primi, teneri vagiti... servono mamme, tate, sorelle, collaboratori e sostenitori di ogni natura. Chi si offre?


La Rete delle reti intende essere un nuovo strumento COLLETTIVO per fare RETE FRA DONNE. E' suo scopo immediato e concreto mettere a disposizione di tutte un CONTENITORE TRASVERSALE e INTERATTIVO volto ad accelerare il processo di formazione del "cervello collettivo" del pensiero femminile.
Il metodo guida sarà dunque esplicitare e valorizzare i contributi di tutte, in modo di rendere più semplice, per tutte, entrare in relazione, scambiare pensieri e sostenersi più fattivamente le une con le altre.
L'obiettivo PRIMARIO di questo progetto è infatti valorizzare e connettere il pensiero femminile, che è ovunque in pieno risveglio, per sostenere l'identità femminile e potenziarne l'azione nel mondo. 
La sfida è anche che, nel tempo, una simile "rete delle reti" sappia estendere le proprie connessioni in modo da non limitarsi alla realtà italiana ma di "internazionalizzarsi" stimolando lo scambio delle esperienze.

Ma.. come ci piace questa cosa del "cervello collettivo del pensiero femminile"! :-))