mercoledì 14 dicembre 2011

Non smettere di chiederti

cosa c'è di sbagliato in questo mondo, cosa possiamo fare per cambiarlo


sabato 19 novembre 2011

Diritti dei bambini: il terreno su cui si coltiva il futuro

Rispettare i bambini è un'arte in cui il mondo intero è ancora all'età della pietra: e i risultati si vedono. Ecco perché è importante la data di domani, 20 novembre, in cui si celebra la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia.
Dal 1989 questa data celebra l'approvazione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia: a 30 anni esatti dalla ratifica della Dichiarazione dei Diritti del Bambino (1959); che a sua volta seguiva di 11 anni  la Dichiarazione universale dei diritti umani (Parigi 1948), e cadeva a 200 anni dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (Parigi 1789) scaturita dalla Rivoluzione francese.
Una lunga strada, che avanza lentamente, mentre le ragioni della violenza, si sa, bruciano da sempre, e molto in fretta.
Eppure - se davvero si crede nelle cose, di colpo ciò che sembrava impossibile si realizza; come quando il cielo nero si apre. 
In fondo... "tu sola sapevi che la testuggine è più veloce del fulmine, e che il sereno è la più diffusa delle nubi", diceva Montale.



  

giovedì 10 novembre 2011

11-11-11. One world, one love: nuovi orizzonti della protesta

Una data irripetibile. Il bisogno di cambiamento ovunque. Gli eventi in atto nel nostro Paese. Le manifestazioni globali indette. L'11-11-11 è una giornata di mobilitazione globale indetta e proposta al mondo intero dal movimento Occupy Wall Street. E' anche una giornata che, per le simbologie numerologiche, è stata scelta da anni per essere un momento di meditazione globale: per la pace e per un risveglio della consapevolezza dell'essere UNO.
Sarebbe a dire: tutti siamo un solo organismo, che a sua volta fa parte dell'organismo che ci ospita, la Terra, ed è solo questa comprensione che può davvero cambiare i modelli di pensiero e, dunque, di sviluppo. Solo questo, di conseguenza, può cambiare anche la politica.
Allo stesso modo, a livello individuale, solo questa consapevolezza può illuminarci sui nostri veri bisogni e, appunto, cambiando i nostri modelli di pensiero, può davvero liberarci da obiettivi vani e sogni velenosi, da senso di impotenza e angoscia.  
Se non ora quando, il sindacato, le nostre "personalità di spicco della cultura", e anche quelle di spicco della protesta (per esempio Beppe Grillo), hanno perso un'occasione, ignorando completamente questa giornata: per ignoranza? o perché un vero CAMBIAMENTO, qualcosa che tocchi davvero i più profondi sentimenti.. forse non è nelle corde di chi, fra loro, decide?
Certo non è negli interessi di strutture ormai vecchie, connaturate al sistema stesso che vorrebbero mettere in discussione. Chi invece sente, dentro di sè, che SOLO uno sforzo di vera unità: quello dell'umanità contro il cancro di chi mette gli uomini gli uni contro gli altri (e contro il pianeta)..  la lucidità di volere la pace, il bene comune, chi sa e sente che solo una visione veramente e totalmente NUOVA può rinnovare il mondo.. bè, chi la pensa così rifletta bene su questa data e sui temi che pone: che riguardano tutti ma, per tante ragioni, stanno da sempre a cuore particolarmente alla visione più femminile del mondo.  L'invito è a:
1. UNIRSI, il più possibile e con tutti i mezzi, allo sforzo collettivo di DIFFONDERE messaggi di vero cambiamento: per la pace e per soluzioni alternative alle solite (e uniche), trite e ritrite modalità di scannarsi fra fazioni che sperimentiamo (con drammatiche conseguenze) da sempre. E tutto questo si può fare anche solo utilizzando i social network, o parlando con i propri simili.
2. PARTECIPARE, il più possibile e ovunque, agli eventi promossi nelle varie città, portando il proprio contributo creativo, documentando gli avvenimenti e diffondendone le immagini.
3. IMMAGINARE, pensare, visualizzare intensamente, il più possibile e ciascuno secondo la propria visione del mondo, un cambiamento veramente nuovo in una visione di pace, di sviluppo sostenibile e non predatorio, di collaborazione e non violenza. Tutti quelli che (anche confortati dalle evidenze scientifiche emerse con la fisica quantistica) danno importanza al potere dei pensieri avranno l'occasione unica di unirsi a una giornata non-stop di meditazione planetaria; che per molti sarà anche di preghiera. Nel senso veramente gandhiano del termine: "la preghieranon è affatto un passatempo per vecchiette: se usata consapevolmente è l'arma più efficace, il più potente mezzo di azione" (Mahatma Gandhi).
Tenetevi lontani dai film dell'orrore; buon 11-11-2011 a tutti.
Da Donne ultraviolette: in italiano e in lingua farsi.
Cliccando qui: l'evento su fb a cui potete trovare gli appuntamenti in tutta Italia.



sabato 22 ottobre 2011

Caro Blackbloc, listen to me

Com'è che la protesta del 15 ottobre si è svolta in 82 paesi del mondo in modo nonviolento, costruttivo e sereno? E che di questo immenso insieme di persone determinate e pacifiche l'Italia è stata la PECORA NERA..? Gli esasperati - con la violenza che ne deriva, ci sono ovunque, ma le polizie di tutto il mondo a quanto pare hanno saputo prevenirli.  Solo qui, all'enorme manifestazione di Roma, un'infima minoranza, scatenando violenze inaudite, ha portato al coma immediato un movimento nascente di cui avevamo (abbiamo) vitale bisogno.
Come mai? il nostro Ministro dell'Interno dovrebbe nascondersi, e dare le dimissioni, invece di incalzare con proposte illiberali.
Ci auguriamo solo che tutto questo non accechi qualcuno anche all'interno del Movimento: speriamo che prevalga decisamente la certezza che "la guerriglia urbana non può più essere considerata un sacro esercizio rivoluzionario". E' solo uno strumento di una mentalità vecchia e perdente, di cui abbiamo già fatto esperienza, lontana anni luce dalle convinzioni della stragrande maggioranza dei manifestanti del 15 ottobre. 
Però forse l'argomento della violenza non è stato abbastanza approfondito: questo catastrofico evento può essere l'occasione di riflettere e, spero, di decidere di dare una connotazione fortemente, dichiaratamente e consapevolmente di nonviolenza a tutte le espressioni di portesta che reclamano un mondo nuovo. Perché, o scegliamo modalità NUOVE, o nessun cambiamento avrà luogo: saranno possibili solo peggiornamenti di una situazione già fuori controllo. 
Caro Black bloc, forse non è vero che siete tutti infiltrati, o gente pagata che viene dalle tifoserie; forse tu sarai fra quelli che credono in ciò che hanno fatto, convinti che fare "passeggiate innocue" non serva a niente.. ma certo è stato un vero dispiacere rivederti.


E già che ci siamo vi segnalo un appello alla nonviolenza promosso da "Mondo Senza Guerre e Senza Violenza".

lunedì 3 ottobre 2011

Appello al Papa e alla Chiesa perché si esprimano a favore dei diritti degli animali

4 ottobre, la giornata di San Francesco, il santo che dialogava con gli animali e ne comprendeva i sentimenti. Invitiamo chi si trova a Roma a partecipare all'iniziativa a sostegno dell'appello di padre Tomasz.

venerdì 30 settembre 2011

Buon compleanno, Mahatma Gandhi! 2 ottobre, giornata mondiale della non-violenza

Giornata Mondiale della nonviolenza: appuntamenti

Milano: 
Domenica 2 ottobre 2011• dalle h. 15 Festa della nonviolenza in piazza Mercanti. Alle h. 18,00 flashmob danzante
Roma: 
Domenica 2 ottobre 2011 Run this way. La nonviolenza corre tra noi
h. 15 Piazza Damiano Sauli, alla Garbatella: corsa podistica per la nonviolenza (l'appuntamento è alle h. 8 per i partecipanti alla corsa) 
Torino: 
Domenica 2 ottobre 2011Facciamo marciare la Nonviolenza
marcia della Pace, con letture e spettacoli, che prenderà avvio da Piazza Cavour: h.14,00 appuntamento sotto la statua di Gandhi
L'azione nonviolenta è una tecnica con cui le persone che rifiutano la passività e la sottomissione, ma ritengono essenziale combattere, possono vincere il conflitto senza violenza. L'azione nonviolenta non è un tentativo di evitare o ignorare conflitto: è una risposta al problema di come agire efficacemente in politica, e di come esercitare efficacemente il potere  (Gene Sharp, "The politics of nonviolent action").
Il principio della nonviolenza - noto anche come resistenza nonviolenta - rifiuta l'uso della violenza fisica o verbale al fine di perseguire la verità e raggiungere obiettivi sociali o cambiamenti politici. Inizialmente considerata un'opzione utopica, è stata adottata in massa da popolazioni di tutto il mondo nelle campagne per la giustizia sociale.
Promossa dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2007, con lo scopo di diffondere la cultura della pace, la Giornata internazionale della nonviolenza viene commemorata il 2 ottobre, data di nascita del Mahatma Gandhi.  
QUESTO 2 ottobre, a Montichiari, anche un appuntamento nonviolento in difesa degli animali: protesta contro l'allevamento di beagle destinati alla vivisezione.

I regard myself as a soldier, though a soldier of peace. I know the value of discipline and truth. I must ask you to believe me when I say that I have never made a statement of this discription that the masses of India, if it became necessary, would resort to violence. I regard myself as incapable in my lucid moments of having, ah, of making a statement of this character. (Gandhi; meeting in the Victoria Hall, Geneva; December 10th, 1931)  

domenica 25 settembre 2011

Bisogno di pulizia


The Mountain from TSO Photography on Vimeo.

Escort, mafiosi, bugiardi e mentecatti.. via dalla mia mente, via da ogni orizzonte; almeno per un poco, almeno per un'ora.

sabato 17 settembre 2011

Oggi a Torino: diciamo NO alla caccia

Torino 17 settembre 2011: 
il corteo parte alle h. 15,30 da Porta Susa (Pza XVIII dicembre) e va in Corso Cairoli 
Cari amici cacciatori: non prendetevela. Non c'è niente di personale, ma vedete.. noi abbiamo compassione delle creature che voi trovate lecito uccidere per divertimento. La carne che mangiate la comprate al supermercato, ovunque vi giriate ci sono altri modi per divertirsi, e se amate i boschi esistono le passeggiate e i funghi, se invece volete giocare sull'abilità di sparare esiste il tiro al piattello. Noi pensiamo che sia ora di rinunciare a crudeltà come la caccia o la corrida: non si può AVERE TUTTO!.. pensate che giochi come la caccia TOLGONO TUTTO a chi è costretto a giocarci facendo la parte della preda
Pensate che forse anche voi potreste cambiare idea!.. 
Pensate a... una rivoluzione del pensiero.














PARTECIPA AI SONDAGGI DI CORRIERE.IT SULLA CACCIA!
li trovi qui:


1. Via libera della Camera alle norme che di fatto rendono possibile la caccia tutto l’anno: siete d’accordo?  ... bè, la risposta è NO, naturalmente.


2. Riapre la caccia: i 100 mila firmatari del «Manifesto per la coscienza degli animali» ne chiedono l’abolizione. Siete d’accordo?  ...bè, la risposta è SI, naturalmente.Attenzione a non sbagliare!... quando le risposte sono SI o NO su argomenti posti tramite una domanda nella domanda è facile votare il si o il no sbagliato.. :)Gli animali ringraziano.

mercoledì 31 agosto 2011

Per un'educazione non-violenta

Volevo fare un post, ma me lo sono trovato bell'e fatto! non potrei fare di meglio, e perciò tale e quale ve lo rigiro, preso in prestito dai Maschi infrarossi:
La notizia di oggi del salutare arresto, in Svezia, di un consigliere di Canosa sorpreso a schiaffeggiare in pubblico il figlio dodicenne, ha sollevato il solito coro di "e che sarà mai uno schiaffone..!". Il democratico "Il Giornale" interpreta: "ha dato uno scappellotto al figlio 12enne che faceva i capricci".  E chi glielo ha detto? Dubitiamo che qualcuno abbia fatto in tempo a far intervenire la polizia per un fugace "scappellotto". Ma il Giornale commenta sconcertato: "quello che può sembrare un gesto normale di un padre nei confronti di un figlio è reato in Svezia".
No, sig. Giornale, quel che lei interpreta come "normale" è la normalità patriarcale e violenta, e noi non siamo d'accordo. Siamo invece d'accordo con Fulvio Scaparro che sul Corriere scrive: "ma la violenza non è mai educativa; resto dell'opinione che sberle e botte siano umilianti per chi le riceve e anche per chi le dà" e ritiene necesario iniziare a sanzionare l'uso della violenza come "metodo educativo".
Bene: tutto ciò ci dà l'occasione di condividere con voi un importante documento di Save the Children:
Il Manifesto per un’educazione senza violenza
"Tutti i minori, siano essi bambini o adolescenti, in ogni momento ed in ogni contesto, sono titolari di diritti umani inalienabili. Picchiarli, e non importa quanto lievemente, è sempre un misconoscimento del diritto al rispetto della loro dignità umana ed integrità fisica e mentale.
La Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, all’articolo 19, afferma che i bambini vanno protetti da ogni forma di violenza fisica o mentale, perpetrata da chiunque, compresi i genitori o chi ne ha l’affidamento.
E’ inaccettabile che in Italia non sia ancora espressamente vietato punire fisicamente i bambini nel contesto familiare. Così, non solo il nostro Paese non è in linea con le raccomandazioni a livello internazionale ed europeo, ma tale situazione costituisce una discriminazione a danno dei minori. Infatti i bambini e gli adolescenti sono l’unico gruppo di cittadini che non vedono riconosciuto legalmente il proprio diritto a non subire punizioni fisiche anche in ambito domestico; sotto questo aspetto sono trattati di fatto come cittadini di serie b.
Picchiare un bambino può causare danni sia fisici che psicologici e gli insegna l’uso della violenza come modo di risolvere i conflitti, diventando un significativo fattore di sviluppo di comportamenti violenti, sia nell’infanzia che nella vita adulta. Al contrario, bandire ogni forma di violenza e promuovere una disciplina positiva basata sull’amore e sull’autorevolezza, rinforza il ruolo del genitore e attenua le tensioni in ambito familiare.
La principale fonte d’insegnamento per il bambino è il comportamento degli adulti, che ha un’influenza fondamentale sull’uomo che sarà domani. Se un genitore sarà in grado di gestire un conflitto, analizzandolo con calma e fornendo indicazioni autorevoli, sarà anche in grado di insegnare ai propri figli la capacità di affrontare ogni situazione utilizzando la ragione piuttosto che la violenza, la parola piuttosto che le mani.
Crediamo sia venuto il momento per la società italiana di affermare senza alcuna esitazione che non c’è mai bisogno di ricorrere alla violenza nell’educare bambini e gli adolescenti, in tutti i contesti educativi, sia quelli in cui oggi è già espressamente vietato, come ad esempio la scuola, sia nella famiglia, dove invece è ancora ammessa. Non è possibile definire una soglia al di sotto della quale la violenza può essere dichiarata tollerabile: la violenza è sempre e comunque inaccettabile. I bambini sono persone a pieno titolo e vanno rispettati come tali, evitando il ricorso alla violenza, che non è mai una forma di educazione ammissibile.
Chiediamo dunque alle istituzioni competenti di promuovere un’opportuna campagna di sensibilizzazione pubblica per aiutare i genitori a comprendere quanto sia importante l’educazione senza violenza, e sollecitiamo il Parlamento ad adottare una riforma normativa che vieti ogni forma di punizione violenta anche in famiglia, per promuovere migliori relazioni interne al gruppo familiare ed aiutare gli stessi genitori nel loro compito educativo, così delicato ed importante".
Promosso da Save the Children Italia. 
Hanno aderito: • Giovanni Bollea, Professore emerito di neuropsichiatria infantile dell’ Università La Sapienza di Roma • Gustavo Pietropolli Charmet, Psichiatra presidente dell’Istituto Minotauro e Presidente del Centro Aiuto alla Famiglia in crisi e al bambino maltrattato (CAF) • Paola Di Blasio, Direttore del Centro di Ricerca sulle Dinamiche Evolutive ed Educative (C.R.I.d.e.e.), presso il Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica del Sacro Cuore • Luigi Fadiga, già Presidente Tribunale Minorenni e Corte d'Appello, Sez. Minori • Fabrizia Bagnati, Presidente Unione Nazionale Camere Minorili • Franco Occhiogrosso, Presidente del Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l’adolescenza • Franca Dente, Presidente Ordine Nazionale Assistenti Sociali • ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani) • CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia) • SIP (Società Italiana di Pediatria).
Qui trovate altre interessanti riflessionisul tema.
E anch'io, come i Maschi infrared, invito tutti ad aderire, compilando il modulo su questa pagina. 
E infine anch'io rimando tutta la mia solidarietà al ragazzino, che oltre che dalla violenza del padre, si trova ora investito anche da quella mediatica: anch'io spero si renderà conto che di tutti, l'unico che NON si deve vergognare è solo lui. Perché...

domenica 21 agosto 2011

Tutto conta: è una legge della fisica

Sapete qual è, secondo me, la differenza fra il gesto che ha fatto Rachel prima di morire, e OGNI nostro gesto di soccorso a qualcosa (qualsiasi cosa)?
Che nel suo caso la circostanza della sua morte ne ha accelerato l'effetto, amplificandolo a dismisura, e l'eco dei media ha reso evidente a tutti il risultato.
be inspired!

Ma nessuno di noi deve dubitare che anche il gesto più oscuro e insignificante cambi il mondo per sempre - nel bene e nel male; dunque cambia per sempre anche noi e la nostra vita.
Se la scala a cui questo avviene per noi è impercettibile, disprezzarne l'impatto è una svista: perché l'universo non è infinito in "grandezza" (o larghezza), ma in quanto ogni mondo CONTIENE un altro mondo, che ne contiene un altro, il quale ne contiene un altro, e così via.. e il nostro mondo è a sua volta CONTENUTO in un altro (per questo ci appare "finito"), che a sua volta è contenuto in altro e così via (appunto) all'infinito.
Non chiedetemi come lo so - lo so e basta; qualcosa mi dice che l'equivoco della dimensione è una delle bende più spesse che abbiamo sugli occhi.

domenica 24 luglio 2011

Dopo l'eccidio di Oslo: più che mai rivoluzione del pensiero

"Reagiremo con più democrazia": Jens Stoltenberg, Primo Ministro Norvegese.

Grazie, Primo Ministro.
L'odio e la paura sono i semi di ogni sofferenza.
La paura si combatte solo con l'amore.
Amore e fiducia sono i semi dell'evoluzione.
La democrazia è il terreno su cui si coltivano quei semi.


sabato 25 giugno 2011

Puliamo Napoli. Siamo NOI il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

Ieri su fb è comparsa questa proposta: donne di Milano che propongono a donne di Napoli - e di tutta Italia - di unirsi nel fare una PRECISA RICHIESTA alle associazioni ambientaliste italiane, alla stampa e a TUTTI. ... e precisamente, se ho ben capito, le richieste sarebbero:
1. CARE ASSOCIAZIONI: lanciate per favore una giornata nazionale "Puliamo Napoli", una grande giornata del volontariato, in concerto con il Comune di Napoli
2. CARA STAMPA (indipendente): per favore lancia e sostieni una grande campagna di informazione e di sostegno militante alla battaglia di Napoli contro i rifiuti, cioè (al momento) alla madre di tutte le battaglie dei cittadini contro le mafie
3. CARI ITALIANI, accorriamo con ramazza e crestina a dare una mano ai nostri fratelli napoletani
4. CARI COMUNI virtuosi e non conniventi, aderite INVIANDO per qualche giorno i vostri mezzi ad aiutare
5. CARE AMSA delle città democratiche del Centro e del Nord: dite QUANTE tonnellate di monnezza sareste disposte ad accollarvi per alleviare la sofferenza di Napoli, e ATTIVATEVI per accoglierle
6. CARI NAPOLETANI, sentite tutto il nostro calore e iniziate ad avere assoluta fiducia nel VOSTRO potere di sfuggire alle maglie della camorra: RIBELLATEVI, organizzatevi, sostenete il vostro nuovo sindaco.
7. CARI TUTTI, facciamo tesoro di questa terribile esperienza per CAMBIARE da subito mentalità e stili di vita, per sconfiggere l'ignoranza, per sprecare MENO, per riciclare TUTTO.
Il TUTTO collegandosi alle tante iniziative spontanee già in atto.. primo fra tutti l'evento fb che promuove la lettera al Presidente della Repubblica.

Donne, donne, donne, sempre donne...!
ma che colpa ne abbiamo se siamo abituate, a tutti i livelli, a metterci nei panni degli altri, a farci carico, con gioia e partecipazione, anche dei problemi degli altri...? il fatto è che lo facciamo soprattutto perché, in primis, sentiamo nel profondo che è, sempre, un problema anche NOSTRO. Perché siamo un solo organismo. Perché non esiste felicità individuale.
Donne per Milano, e per Napoli!
donne sempre più green!!
E però diciamolo.. ci sono anche sempre più uomini sempre più vicini alle donne, sempre più tolleranti e attivi nella solidarietà di genere, sempre più capaci di muoversi come loro, di fare fronte comune.. di ESSERE IL CAMBIAMENTO CHE VOGLIAMO VEDERE NEL MONDO.
Bè.. se siete d'accordo con queste proposte, cliccate MI PIACE alla pagina Donne per Milano e portate contributi e solidarietà al dibattito che trovate QUI. Collegatevi al gruppo fb Napoli in rete con se non ora quando e partecipate alle loro battaglie: che sono di tutti.

sabato 18 giugno 2011

Israele che non ti aspetti? Fuck war parties.. wish peace people break out!

In questi giorni si svolge, a Milano, "Israele che non ti aspetti", una manifestazione che ha fatto molto discutere e scatenato la contro/manifestazione nazionale di oggi.
E' legittimo che un Paese e un popolo presentino se stessi al mondo mostrando cose che da fuori (specie per un paese citato sempre solo a proposito delle guerre), non si possono sapere?
Pare di SI, specie se lo Stato è riconosciuto e partner commerciale del paese ospitante.
Ma forse NO per tutti quelli che non gli riconoscono legittimità.
Attenzione, però: nessuno dice apertamente di NON riconoscere Israele perché Israele NON debba esistere - che vada "cancellata dalla faccia della terra" come nel fine progetto politico del Governo dittatoriale iraniano.
Giustamente tutti dicono che non dovrebbe esistere l'OCCUPAZIONE della Palestina.
Ma l'occupazione c'è! violenta e senza appello!
Dunque NON è legittimo, secondo gli oppositori dell'apartheid imposto da Isarele alla Palestina, "rinfrescare" l'immagine di un Paese dal Governo autoritario e violento, avallando con ciò anche la sua politica di apartheid. parole sante.
CHE FARE, dunque? Bè, temo che come sempre dipenda da chi fa cosa.
Una vecchia, vecchia, VECCHIA politica che ASSIMILA I POPOLI AI LORO GOVERNI, cosa avrebbe fatto?
• Un durissimo attacco senza appello a Israele in toto: "un paese tanto dimentico del suo stesso olocausto da divenire esso stesso nazista".
• E dunque una vibratissima richiesta, alla città ospitante, per NON dare piazza Duomo all'iniziativa.
• Un comizio dei perseguitati contro i persecutori, identificati in 2 masse ben compatte e distinte: qui i Palestinesi oppressi e buoni, là gli Israeliani nazisti e cattivi.
• E infine una manifestazione nazionale "Contro l'occupazione di Milano da parte dello Stato sionista di Israele", che appunto avrà luogo oggi.
Mi sento tanto vicina alla causa palestinese - perciò sono molto rammaricata di non poterci andare.
Ma anche NO.
C'è qualcosa che mi fa sentire a disagio: come in tante altre manifestazioni dei partiti che per anni avrebbero dovuto parlare per me, ma poi non mi rappresentavano - ring senza cuore FINALMENTE spazzati via dalle iniziative lanciate dalle donne a partire da quest'anno.

E allora mi chiedo: cosa avremmo fatto NOI? Cosa avrebbero pensato e fatto le donne? queste donne che sono figlie, madri, sorelle e compagne di altrettanti tizi che appartengono a visioni politiche e religiose diversissime; al pensiero ateo come a quello cristiano, oppure ebreo o mussulmano; che hanno amici sia in Israele sia in Palestina. COSA AVREMMO FATTO, noi?
Non so voi. Io NON mi sento di gridare perfida sionista a una che scrive un pezzo come questo invitando a "conoscere e poi, eventualmente, a criticare", senza dimenticare di ricordare quanto sarebbe "importante creare un evento analogo ANCHE per il Popolo Paestinese": in cui venga alla luce anche tutto ciò che molti non sanno su un altro fronte.
Non so cosa avreste fatto voi. Ma so che io, se mi fossi trovata nei panni di chi poteva organizzare qualcosa, avrei fatto un manifestazione contemporanea, esattamente con lo stesso titolo, ma con un sottotitolo in grado di colmare un vuoto:
ISRAELE CHE NON TI ASPETTI: VOCI DI RESISTENZA INTERNA ALL'OCCUPAZIONE, ISRAELIANI PER LA CONVIVENZA, LA GIUSTIZIA E LA PACE.

Esistono, lo sapevate? a volte muoiono anche loro, fatti fuori dal loro Governo. Sono gli alleati naturali più preziosi del popolo palestinesi, perchè sono popolo, non corrotti al potere: non sono burocrati che - da QUALUNQUE lato - fomentano e maneggiano guerre come materiale prezioso alla loro stessa sopravvivenza.


Mi viene il sospetto che accettando parole d'ordine così unilaterali, accettando di SORVOLARE sulla necessità di CHIAMARE A RACCOLTA I POPOLI contro i Governi e contro la guerra, NON i Paesi l'uno contro l'altro, si finisce appunto per aizzare i popoli all'odio reciproco e dunque a combattere tutti contro se stessi. 
E allora mi viene da dire, da gridare, da chiedere: FUCK war parties! PEACE PEOPLE BREAK OUT!

AFFANCULO I PARTITI DELLA GUERRA! CHE IL POPOLO DELLA PACE VENGA ALLO SCOPERTO!

sabato 28 maggio 2011

L'arcobaleno viene su questa serata, come pura manifestazione della gioia della piazza

Se fossimo in Oriente, NESSUNO dubiterebbe che questo meraviglioso arcobaleno doppio, completo e perfettamente simmetrico, sia un vero segnale di profondo significato, che sottolinea la giustezza di un cambiamento.
Presso qualunque popolo antico questo sarebbe compreso come un segno 'magico', in quanto divino; ma questo non per primitiva ingenuità, quanto per quella sensibilità per ciò che non si vede che purtroppo oggi è così rara. E infatti l'umanità per ora è cieca, e intorno a noi fitte nebbie; ma qualcosa si comincia a intravvedere.

domenica 15 maggio 2011

Oggi puoi votare: fai qualcosa che serva, fai qualcosa che SALVA


E tu vuoi far qualcosa che serva
E farlo prima che il tuo amore si perda
Non ti accorgi che se lo vuoi tu quel che valeva poi non vale più
Se ti han detto resta a casa
Vola basso non scocciare
Se disprezzi puoi comprare se vale tutto niente vale
Se non sai più se sei un uomo
Se hai paura di sbagliare
Se hai voglia di pensare
Che fra poco è primavera
Adesso fa qualcosa che serve
Che è anche per te se il tuo paese è una merda
C'è una strada in mezzo al niente, piena e vuota della gente
E non porta fino a casa
Se non ci vai tu
Io voglio fa qualcosa che serva
Fammi far solo una cosa che serva
Dir la verità è un atto d'amore
Fatto per la nostra rabbia che muore.

mercoledì 6 aprile 2011

Il Loving army

Dopo un anno di duro lavoro fatto nei ritagli e di notte, da oggi è finalmente in rete.. lo trovate qui: LOVING ARMY.
E' passato un anno dalla prima idea di attivare, da microbi, una guarigione - nata in seguito alla catastrofe del Golfo del Messico.. e l'anniversario ha portato il disastro ancora peggiore di Fukushima.

A maggior ragione dobbiamo attivarci nello sforzo del contro/disastro.

Non importa quanto microbico possa essere il nostro contributo, è importante che ciascuno ci provi e il Loving Army in rete vuol dare un'ispirazione e un aiuto a farsi venire idee.
Certamente è ancora molto incompleto, ma di giorno in giorno si sta riempiendo di contenuti (critiche e suggerimenti molto graditi da tutti). Grazie a chi vorrà aiutarci a farlo conoscere comunicandolo con un post, una news, uno zic su facebook.. che ne so; qualunque cosa!

QUI il post sulla nascita del Loving Army.
QUI la pagina su cos'è il Loving Army.
QUI il post con il microbico network originario del Loving Army. 

giovedì 31 marzo 2011

Appello a Vogue e a Franca Sozzani

Per una RIVOLUZIONE DEL PENSIERO nel mondo della moda, che potrebbe far veramente bene a tutti, mi associo alla richiesta di Donne per il D-day e della pagina Facebook «Donne Ultraviolette».
Un appello lanciato in seguito alla dichiarazione della signora Sozzani di volersi schierare "contro l'anoressia", ma purtroppo in modo alquanto incoerente e fuorviante: e cioè assolvendo in toto tutto il fashion system.

Vogue dia credibilità alla sua petizione anti-anoressia: si IMPEGNI a eliminare dalle proprie pagine gli esempi devastanti di figure sottopeso sempre presentati come il top del glamour e dello stile. 
Signora Sozzani: dia un esempio al settore in cui opera e si impegni a rifiutare tutte le modelle dal BMI under 18. Lei ha la forza per farlo.

Questo il link all'eloquente album di foto che vedete qui sotto:

sabato 19 marzo 2011

20 aprile 2010, 11 marzo 2011: basta "giorni dopo", pensiamoci prima

Sull'onda dell'emozione moltissimi volontari si sono attivati in tutto il mondo; e sui network sono nati numerosi gruppi per sostenerli e anche per riflettere. 
Uno di questi è Pray for Earth, nato solo ieri su fb. Da parte mia invito a visitare questa pagina, a sostenerla e a partecipare con le proprie riflessioni.
Abbiamo bisogno di una RIVOLUZIONE GANDHIANA: di qualcosa che unisca le capacità di indignarsi e quella di compatire, di sentire insieme e intuire che siamo, tutti, una COSA SOLA, parte di un solo organismo che ha bisogno di ciascuno di noi. Per poi riversare nel mondo capacità di AZIONE e anche di generosità e di amore reciproco, nella pace
Non importa se non siamo "religiosi". Come dice l'intro alla pagina:
Gandhi, l'uomo definito da Einstein "il politico più lungimirante della nostra epoca", non si limitava certo a pregare; e così noi. Molti di noi lottano ogni giorno, nel concreto, per riparare alla distruzione in atto: ANCHE questo è devozione. Ma se aggiungiamo la costanza di un pensiero dedicato, consapevole e compassionevole le nostre azioni saranno infinitamente più efficaci; e noi saremo molto più coraggiosi e meno vulnerabili.

Perciò, che siano laici o fedeli a qualunque religione, credenti e diversamente atei: sono TUTTI caldamente invitati.  E nell'invitarvi lasciamo qui 2 preghiere non-convenzionali, fra le tante rispettivamente ispirate dai due più immani disastri dell'ultimo anno:

20 aprile 2010: disastro della marea nera nel Golfo del Messico:



11 marzo 2011: terremoto, tsunami e catastrofe nucleare in Giappone:

martedì 8 marzo 2011

Un 8 marzo dedicato alle donne della Costa d'Avorio

Quest'anno, centenario dell'eccidio di donne che diede origine alla giornata internazionale delle donne dell'8 marzo, è anche il decimo anniversario dell'orribile massacro di donne che ebbe luogo in Algeria nel 2001.Ma i massacri di donne non finiscono mai; l'ultimo è di solo pochi giorni fa, ad opera del regime che spadroneggia attualmente in Costa d'Avorio
Mi associo a questo video nel dedicare questo 8 marzo alle donne uccise in questa occasione, che manifestavano per i diritti di TUTTI: un invito perché tutti si uniscano al richiamo delle donne che, in tutto il mondo, oggi, sono in prima linea nelle lotte per i diritti e per un mondo più giusto e libero, per un'economia più sana, per il rispetto del pianeta, la tolleranza e la pace.

QUI tutte le iniziative previste per questa importante giornata.

venerdì 4 marzo 2011

5 marzo 2011. Abbracciamoci più forte

Allarghiamo le braccia e tendiamo le mani verso qualcosa, perché troppe, troppe cose che sono nelle nostre mani lo richiedono. Cosa? cosa, vien da chiedersi, è nelle nostre mani? Non abbiamo soldi, potere, mezzi di informazione, capacità di corruzione.. tutte queste cose ci mancano, è vero. In compenso abbiamo in mano, tutti, una cosa ingombrante ma che è nostro dovere maneggiare: la responsabilità.
Molti (ancora troppi!) credono che ciascuno di noi possa solo sbracciarsi senza essere udito da nessuno... ma non è vero. Dobbiamo CREDERE che la nostra piccolissima voce conta, che ognuno di noi può rappresentare quella goccina fatale che può far traboccare il vaso.
Domani, sabato 5 marzo 2011: se siete a Milano, venite in Stazione Centrale alle h. 15, a testimoniare contro la vivisezione!
Date voce alle creature che non possono parlare, tendiamo loro una mano, andiamo a difenderle contro una concezione del mondo che - esattamente come i nazisti avrebbero fatto contro tutti i popoli della Terra - schiaccia incontrastata, con immane crudeltà, tutto il mondo animale: in nome delle "esigenze" umane, nella realtà a solo vantaggio del profitto di un'oligarchia che distrugge tutto.

E se siete a Roma, andate sabato mattina, 5 marzo, al Colosseo, abbracciate la cultura! Se siete a Matera l'appuntamento è ai Sassi, se siete a Palermo al Teatro Politeama; se siete a Cagliari all'Anfiteatro Romano; se siete a Padova alla Cappella degli Scrovegni...
Ovunque siate, ovunque siamo, abbracciamoci e abbracciamo il mondo, mandiamo un pensiero forte e chiaro, in difesa dei più deboli e della bellezza.

mercoledì 16 febbraio 2011

La rivoluzione delle donne

Se rivoluzione del pensiero deve essere (e speriamo davvero che lo sia!) non c'è dubbio che la promuoveranno le donne.
Già lo stanno facendo, già cresce oltre ogni aspettativa e dall'Italia siamo sicuri che l'onda, come una corrente che non si ferma, si spinge verso tanti altri Paesi schiacciati e disidratati. Bisognosi di aria nuova, di chiare, fresche e dolci acque.

QUI il Comitato permanente per la rivoluzione delle donne.

venerdì 4 febbraio 2011

Aboliamo le mutilazioni genitali femminili

6 febbraio: Giornata internazionale per la messa al bando delle MGF.
La piaga atroce delle mutilazioni genitali femminili lede in modo irreparabile i diritti umani di milioni di donne e bambine in tutto il mondo - e anziché ridursi ha ormai raggiunto l'Italia e l'Europa intera.
Ricordando che firmare non basta. Il Dipartimento Pari Opportunità dice: l'Italia promuove una risoluzione per la messa al bando di questa pratica inaccettabile. ..ineccepibile: a meno che non diventi una vuota norma poliziesca, al di fuori di qualunque piano di prevenzione e assistenza.
E qui... il Dipartimento si dimentica di dire che proprio quest'anno il Governo ha TAGLIATO anche i pochi fondi previsti dalle "Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile" (art. 7 Legge 7/2006). E, come dice in questi giorni l'AIDOS, ”tagliati i 778.500 euro destinati alla lotta alle MGF, il Governo non ha ancora emesso un nuovo bando per iniziative di sensibilizzazione e formazione volte alla prevenzione".
Ma c'è una buona notizia! esiste un NUMERO VERDE che va in soccorso delle vittime di MGF..!! dunque, immaginiamo un numero a cui ragazzine terrorizzate potranno telefonare ricevendo tempestivo aiuto.
E' l'800 300 558. Nessuno minaccia di mutilarvi? Non importa, anche se nessuno vi insegue con una lametta, consiglio di telefonare lo stesso. Magari qualcuna riceve risposta; NON come è successo a me, che ho chiamato 15 (QUINDICI) volte: l'operatore era sempre momentaneamente occupato, ma pregava di attendere; dunque attendevo; ma immancabilmente l'operatore si dimenticava di rispondere; allora rifacevo il numero e così PER un intero pomeriggio: in cui avrei potuto essere mutilata comodamente una ventina di volte.
Aboliamo; ragazze, e ragazzi: ABOLIAMO. Facciamo qualcosa noi, è ridicolo che restiamo ad aspettare.
Aboliamo la delega a chi non fa niente se non sperperare soldi, e sosteniamo quelli che si battono a fianco dei più deboli e negletti.