sabato 27 novembre 2010

Lettera aperta ai cybersquadristi che attaccano le donne nella rete

Il 25 novembre, "Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", Anna ha ricevuto a più riprese il seguente messaggio:
Subject: Facebook Warning
Hello! Una foto che hai caricato vìola le nostre Condizioni d'uso, pertanto è stata rimossa. Facebook non consente di pubblicare foto che attaccano individui o gruppi o contenenti immagini di nudo, violente o sull'uso di droghe, oppure che violano in altro modo le Condizioni d'uso. Le nostre politiche sono progettate per garantire che Facebook rimanga un ambiente sicuro, protetto ed affidabile per tutti gli utenti, compresi i numerosi adolescenti che usano il sito. Se hai domande o dubbi, puoi visitare la nostra pagina delle FAQ all'indirizzohttp://www.facebook.com/help/?topic=wphotos.
The Facebook Team

Dopodiché il suo profilo è morto: sparito, volatilizzato; di lei non resta più nulla, nessuna traccia, uno strascico.. nemmeno più un commento, un respiro, un sussulto nel web. Anna svanisce in un affascinante mistero. Su lei aleggia, solo, l'infamante accusa che la bandisce da fb: HA POSTATO CONTENUTI VIOLENTI O PORNOGRAFICI.

Ora, chi ha incocciato questo profilo, che era totalmente APERTO, sa che Anna:
1. non solo NON ha MAI postato alcunché di violento e tantomeno pornografico, ma al contrario promuoveva un messaggio ESPLICITAMENTE Gandhiano (e questo dice tutto);
2. d'altro canto non deve stupire che questo possa condurre a fucilate, dato che Gandhi stesso è morto ammazzato;
3. tornando ad Anna: il suo profilo si interessava del mondo incoraggiando una partecipazione democratica; tuttavia senza mai aderire apertamente né esprimersi in merito a qualunque forma di dissenso violento, giustificata o meno; senza divulgare né condannare altri profili o pagine molto combattive (che fossero contro il Governo, contro singoli, contro princìpi), ma limitandosi a promuovere contenuti positivi, soprattutto umanitari e SEMPRE in modo gentile e discreto;
4. tranne al suo primissimo esordio (quando ancora inesperta aveva cliccato dei "suggerimenti di amici" scambiandoli per richieste), Anna NON chiedeva amicizie, NON inviava mai messaggi di massa, NON taggava altri profili, NE' ha mai attaccato nessuno né inveito contro nessuno, né rilanciato invettive;
5. nello specifico, ultimamente la sua attività sul profilo era anche ridottissima... negli ultimi 10 giorni vi erano comparse solo 2 immagini: una pubblicità degli anni Cinquanta e un FIOCCO BIANCO contro la violenza.

PERO': Anna era iscritta a numerose pagine per i diritti umani, dei bambini, dell'ambiente, degli animali e per l'autodeterminazione FEMMINILE.
E questo, fra gli squadristi del web, IMMEDIATAMENTE e senza appello, annovera un profilo fra le "NAZIFEMMINISTE" da eliminare: NESSUN peccato, nessuna veemenza politica, nessuna difesa più o meno violenta di interessi di parte è un crimine peggiore di questo.

Per questa ragione, moltissimi profili di donne sono sistematicamente eliminati, SEMPRE CON LA MEDESIMA TECNICA: squadre presumibilmente prezzolate (lo spero per loro), si concentrano nella stessa ora, con decine di profli FALSI (cioè creati appositamente all'uopo), i quali contemporaneamente mitragliano un obiettivo seguendo questo iter:
1. prima si attacca il profilo accusandolo di NON ESISTERE (cioè di avere un nome falso): questo viene immediatamente bloccato. Poi verrà forse riaperto, chissà, dipende dai casi, solo dopo un adeguato periodo (anche mesi) durante il quale fb effettua approfonditi controlli e acquisisce dati personali. In tutto questo frattempo il profilo "esiste" ed è visibile, ma inaccessibile al proprietario. E questo, come gli amici di Anna ricordano, era puntualmente successo: il suo profilo è stato bloccato in ottobre per oltre un mese, e poi (in seguito alla radiografia di fb) "restituito".
2. se fallisce questo tentativo si passa alla fucilazione vera e propria: il plotone di profili falsi spara in contemporanea l'accusa, rivolta al profilo (o a una sua immagine), di essere "violento, o pornografico" eccetera, decretandone la cancellazione. E ditemi se NON è un'esecuzione.

Infatti lo è, e funziona: siccome fb non è una redazione, ma un sistema automatico tarato su algoritmi predefiniti, l'incidenza statistica delle segnalazioni è sufficiente per decretare la morte del profilo, il quale questa volta brucia come in un forno crematorio e si dilegua non visto dal camino.

E' tutto. Ah no.. manca il fatto che i numerosissimi profili attaccati restano ignorati, e nel silenzio, perché su FB si TEME l'organizzazione squadristica che sferra gli attacchi. Non si può denunciare qualcosa o qualcuno se nessuno ti difende, mettendoti solo, tu stesso, a rischio di venire aggredito.

E ora le conclusioni e i saluti:
1. Cari ex-amici di fb, questo per spiegarvi perché non esisto più; un abbraccio a tutti.

2. A Facebook: la vostra piattaforma è talmente sofisticata che è ormai obsoleta. Il vostro robot NON sa tutelare i deboli, in quanto è un robot. Suggerisco di armarvi di una redazione, fatta di esseri viventi, in grado di discernere; mi rendo conto che costerebbe di più, ma i soldi senza l'anima non servono a niente, quindi, dato che vi potreste permettere il lusso di averla, magari ci penserete.

3. Cari squadristi: a voi che rantolate in un odio per me inspiegabile, e a quelli che vi si vendono per così poco.. se sapeste come mi dispiace per voi. Ma NON scherzo e non sono sarcastica; mi dispiace davvero, sinceramente e profondamente.
Come avrete capito, io sono fra le estimatrici di una maître a penser la cui Weltanshauung è: sono così oca che voglio bene a tutti. Possiamo dire che proprio l'incontro con lei ha prodotto anche "me", cioè il fatto che anche io mi esprimessi.. e insieme a me, lo stesso è successo ad altre; così, per gioco, per divertimento, per rinnovata fiducia. E sapete perché.. perché siamo così anche noi; sono così ANCH'IO!! Perciò voglio bene anche a voi. Odio i malvagi, anzi li amo, perché solo l'Amore stempera i malvagi; e quando ho scoperto di NON essere sola, non sapete che cosa divertente che è.
Ma lo dovevo immaginare perché, da che mondo è mondo, le oche si muovono in branco, sottovalutate da tutti; in fretta si dimentica che salvarono il Campidoglio.

Comunque, non è che i vostri attacchi mi lascino indifferente.. state tranquilli: mi hanno rattristato abbastanza. Eppure ancora non basta, non so come dirvi. Non abbastanza da NON avere voglia di mandarvi ora un saluto, e dirvi che la sera, pregando perché Domeneddio redima anche i démoni, mando un bacio anche a voi.
Saluti.
Anna dall'Italia

venerdì 26 novembre 2010

L'unico modo di cambiare un fidanzato violento è trovarne un altro

Quella appena trascorsa è stata una giornata importante: la "giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne". Istituita da più di dieci anni, eppure sono ancora in pochi a conoscerla.
A maggior ragione, prima che questa data dilegui del tutto, è il momento giusto per fare a tutti un invito: previeni la violenza. Adotta la campagna: la violenza ha mille volti, impara a riconoscerliGià.. mille volti, e fra questi anche quello descritto oggi su le Donne Ultraviolette:

Oggi, 25 novembre, Giornata Internazionale CONTRO la violenza sulle donne. Focalizziamoci bene. Ricordiamoci che "violenza" NON è solo quella che si esprime con i lividi, ma soprattutto l'humus sul quale i lividi prosperano; lo stesso che può produrre l'abominio di certificati di verginità ufficiali per le spose. L'autrice di questo articolo conclude dicendo che non si può essere ottimiste sul fatto che le cose possano cambiare finché i diritti (umani) delle DONNE saranno decisi da uomini (MASCHI). Concordo e le parentesi sono (mie) ma credo anche (vostre)". 

Come non essere d'accordo? L'articolo racconta una storia tragicamente vera, e la cosa più tragica è che è una storia vera OGGI, mica nell'età della pietra.

martedì 9 novembre 2010

Donne, negri e altri animali

Come dicono bene in una nota, su facebook, le Donne Ultraviolette:
1. siamo contro OGNI crudeltà
2. specismo, razzismo, maschilismo; sono tutte cose che hanno una radice in comuneNegri, femmine, bestie. Sono tutti esseri che hanno sperimentato sulla loro pelle le conseguenze di certe "priorità".
E aggiungeremmo.. ebrei, bambini, omosessuali, marziani.. quelli che abitano lontano da noi.. insomma tutti coloro nei quali sono in troppi quelli che non riescono a immedesimarsi.

La manifestazione a Montichiari è stata incredibile!
.. ma attenzione.. voci di corridoio ci dicono che anche le donne si stanno scatenando; dai recessi del silenzio e del buio stanno tornando alla superficie, e faranno sentire la loro voce; il che farà bene al mondo intero: a partire dalle donne stesse agli altri animali tutti. 
A breve aggiornamenti, su questi schermi.